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1° giorno
Una volta muniti di biglietto dei trasporti giornaliero ed effettuato lo spostamento dall’aeroporto verso il centro e sistemati in hotel (vedi i due paragrafi specifici), ci siamo diretti subito verso la Piazza della Città Vecchia, cuore di Praga, zona piena di fascino…e di gente, ad ogni ora del giorno!
Qui abbiamo effettuato un primo cambio euro-corone ceche e fatto una doverosa pausa pranzo, visto l’orario! Abbiamo scelto un locale che era a due passi dalla fermata metro Staroměstská, Paneria (vedi paragrafo “Per mangiare”).
E adesso inizia finalmente il nostro primo giorno alla scoperta di Praga!
Old Town Square – Piazza della Città Vecchia (o Piazza dell’Orologio) – E’ il centro del nucleo storico della città. Qui si trovano cinque dei principali luoghi d’interesse della città: il Municipio, l’Orologio Astronomico, la Chiesa di San Nicola, la statua di Jan Hus e la chiesa di Santa Maria di Tyn. Trattandosi di un punto della città molto turistico e sempre affollato, qui si deve stare ben attenti ai borseggiatori. Il lato sud della piazza è costituito di palazzi dalle facciate color pastello e ciascun edificio ha dei portici e riporta una particolare insegna tipo “la casa dell’unicorno d’oro”, “la casa del tavolo di pietra”, “la casa della cicogna”.
Vecchio Municipio – Risale al 1338, quando Jean de Luxembourg ne commissionò la costruzione. Attualmente non viene più utilizzato per funzioni amministrative ma talvolta ospita eventi ufficiali. Il nucleo originario del municipio è rappresentato dall’edificio che si trova nell’angolo a destra, al quale furono successivamente annessi una torre, dalla quale si può godere di un ottima vista sulla città e il famoso l’Orologio Astronomico del 1410. Per ciò che riguarda gli interni da segnalare sono la Sala dei Consigli, in stile tardogotico e la Sala dell’Assemblea, all’interno della quale si trovano importanti dipinti.
Orologio Astronomico – è la Torre del Municipio ed uno dei più famosi e visitati siti di Praga. E’ l’orologio di origine medievali più famoso al mondo e tra i più antichi. L’orologio è decorato da quattro figure allegoriche: la vanità con il suo specchio, l’avarizia, la morte e un principe turco con un mandolino. I due dischi dell’orologio invece corrispondono al sole e alla luna. Sono indicati anche tutti i segni zodiacali. Al cambio di ogni ora l’orologio entra in azione regalando un breve e gradevolissimo spettacolo: il primo ad uscire è uno scheletro che brandisce un’accetta, raffigurante la morte. Segue la sfilata delle statue dei 12 apostoli, preceduti da San Pietro. Alla fine del loro passaggio le porte si richiudono e il canto di un gallo segna il cambio dell’ora. Una leggenda dice che il creatore dell’orologio, subito dopo la realizzazione, venne accecato in modo che non potesse mai più riprodurne uno uguale.
Chiesa di Santa Maria di Tyn – Domina con la sua facciata imponente la Piazza della Città Vecchia. La costruzione della Chiesa, il secondo santuario di Praga dopo la Cattedrale di San Vito, risale alla fine del Trecento anche se l’edificio fu completato solo nel 1511. Lo stile della chiesa è fortemente gotico; l’interno è stato recentemente restaurato per dare luce a un ambiente estremamente scuro e tetro. Molto particolare l’effetto creato dalle abitazioni e dagli edifici costruiti sulla piazza proprio a ridosso della Chiesa di Santa Maria di Tyn: ne limitano la visuale ma allo stesso tempo le conferiscono imponenza. (Non c’è un costo di ingresso ma un cartello all’ingresso invita a lasciare un’offerta minima di 1 euro).
Districandoci tra le deliziose stradine dei dintorni, siamo arrivati alla Cappella di Betlemme, che però era chiusa e non abbiamo quindi potuto visitare all’interno. Abbiamo proseguito arrivando al Rudolfinum e al Ponte Carlo, uno dei simboli di Praga, conosciuto in tutto il mondo.
Ponte Carlo – E’ il principale ponte cittadino e divide la parte vecchia e quella nuova della città. Dal lato della città vecchia l’accesso è tramite la Porta del Ponte, che era integrata nelle fortificazioni a difesa della città. E’ interamente ornato di statue, rappresentanti principalmente San Vito e Venceslao IV, in varie fasi della loro vita.
Torre del Ponte della Città Vecchia – Torre del 1380 che segna il passaggio dal Ponte alla Città Vecchia. Si affaccia sulla Piazza dei Crociati (Krízovnické Namesti) e in un angolo della piazza si trova la Chiesa di San Francesco.
Klementinum – Il monastero gesuita, è il più grande complesso di Praga dopo il castello, e fu il centro ideologico della ricattolicizzazione e dell’educazione in Boemia. Dopo lo scioglimento dell’ordine nel 1777, la maggior parte del complesso divenne la sede della biblioteca dell’università. Nel 1791 in occasione dell’incoronazione dell’imperatore Leopoldo II, ebbe luogo la prima esposizione europea di prodotti industriali. Venne costruito dagli Asburgo nel 1545 per farne la sede del Collegio dei Gesuiti; l’obiettivo era portare un’istituzione formativa che si opponesse all’Università Carolina, centro dell’eresia Hussita, e portasse i principi della Controriforma in Boemia. Per uno scherzo della storia, oggi il complesso fa parte della stessa Università e quindi molte sale sono chiuse al pubblico. Fanno parte del Klementinum tre chiese: San Salvatore, San Clemente e la Cappella degli Italiani. Le tre chiese si incontrano sulla Karlova, arrivando da Ponte Carlo. All”interno del Klementinum sono visitabili la Biblioteca barocca che conserva circa 4 milioni di libri e la Torre astronomica. L’antica biblioteca gesuita con migliaia di testi di teologia e filosofia, è affrescata con scende del Vecchio e Nuovo testamento. Salendo per la scala a chiocciola si arriva all’osservatorio astronomico con la meridiana che indicava l’ora a tutta la città. Salendo ancora si arriva alla sala degli studenti e poi al quarto piano da cui si gode una vista spettacolare su tutta la città.
Dopo il rientro in hotel per una doccia e un po’ di riposo, abbiamo cenato in zona, anzi, proprio a fianco dell’albergo: Restaurace U Posty (vedi paragrafo “Per mangiare”).
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2° giorno
Per il secondo giorno a Praga ci dedichiamo alla visitare del Quartiere Ebraico, partendo dalla fermata metro Staroměstská. Per la visita al Quartiere abbiamo fatto i biglietti allo sportello della Sinagoga Pinkas, collegata all’Antico Cimitero Ebraico. Il biglietto, va ammesso, è piuttosto costoso per gli standard praghesi: 300 corone biglietto intero, 200 corone biglietto ridotto. La visita include questi due siti, più la Sinagoga Maisel, la Sinagoga Spagnola, la Sinagoga Klausen, la Sala delle Cerimonie. All’interno non è possibile scattare fotografie, se non pagando un sovrapprezzo di 70 corone (circa 3 euro), il che ci è sembrato piuttosto squallido, passateci il termine… perché vietare le foto e voler speculare in questo modo…? Siamo rimasti un po’ perplessi…
Noi abbiamo impostato la visita al Quartiere Ebraico in questo ordine:
Sinagoga Pinkas > Antico Cimitero Ebraico > Sinagoga Klausen > Sinagoga Vecchio-Nuova > Sinagoga Alta (ma senza entrare a visitare queste ultime due, che hanno un ulteriore biglietto di ingresso a parte) > Sinagoga Spagnola.
A fianco di quest’ultima, si trova la Chiesa di Santo Spirito. E visto che eravamo qua, per il pranzo ci siamo fermati alla famosa Birreria Kolkovna, una delle più antiche di Praga! (vedi paragrafo “Per mangiare”).
Dopo la sosta pranzo ci siamo spostati verso la Piazza della Città Vecchia, scoprendo il mercatino dei souvenir e dei prodotti tipici (dove poi abbiamo anche fatto acquisti l’ultimo giorno di vacanza) e da qui abbiamo proseguito in zona fino alla Torre delle Polveri e a Namesti Republiky (Piazza della Repubblica). Qui si trova la Casa Comunale o Casa Civica cioè il Municipio, un edificio di costruzione piuttosto recente, poiché risale al 1911 sul luogo dove sorgeva il vecchio palazzo reale. Da qui nel 1918 venne fatta la dichiarazione di indipendenza dalla Repubblica Cecoslovacca. L’interno è riccamente affrescato da artisti cechi e non solo.
Per completare questa giornata, un bel giro completo sul tram 22, passando per le vicinanze del Castello e per i punti principali della città.
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3° giorno
Il terzo giorno è dedicato alla visita del Castello, un’area davvero bella e affascinante! Arrivando, visto che siamo scesi alla fermata del tram 22 Pohořelec (questa è l’unica impostazione che permette di visitare l’area dall’alto verso il basso, in discesa, anziché nel modo più faticoso all’inverso, salendo da via Nerudova o da Malostranska), abbiamo incrociato per primo il Santuario di Loreto – Costruito nel 1626, il Santuario di Loreto è uno dei luoghi di pellegrinaggio cristiano a Praga. In stile barocco riprende l’omonimo santuario italiano di Ancona. Elemento principale del santuario è la “Santa casa”, fatta edificare dalla nobile dama Benigna Ekaterina di Lobkowiez, copia dell’abitazione della Madonna a Nazareth, dove la Vergine Maria ricevette la visita dell’arcangelo Gabriele. La facciata barocca di K. I. Dientzenhofer è del 1720, l’orologio della torre possiede un carillon con 27 campanelli che scandisce ogni ora con melodie differenti, venne costruito dal famoso orologiaio P. Neumann nel 1694. All’interno del santuario si trova anche il prezioso Tesoro di Loreto: detto “il sole di Praga”, è una pisside, cioè contenitore di ostie, nel quale sono incastonati 6222 diamanti. Proseguendo siamo entrati nell’area del Castello attraverso il Primo Cortile ed il Secondo, dove si trova anche la biglietteria. Noi abbiamo scelto i biglietti per la visita breve: 350 corone per il biglietto intero, 250 per quello ridotto e questa tipologia di biglietto consente l’accesso al Castello, alla Cattedrale di San Vito, alla Basilica di San Giorgio e al Vicolo d’Oro, ma non agli altri elementi del perimetro del Castello.
Noi abbiamo effettuato la visita in questo ordine:
Cortili del Castello > Cattedrale di San Vito > Basilica di San Giorgio > Vicolo d’Oro > Torre Daliborka
Il Castello fu costruito come fortezza difensiva, poi convertito a residenza reale alla fine del nono secolo. Nell’undicesimo secolo alla fortezza fu aggiunta una basilica. All’inizio del sedicesimo secolo furono aggiunti anche i giardini reali, sotto l’epoca del dominio asburgico. Nel diciassettesimo i reali lasciarono il Castello per stanziarsi in quello di Vienna e questa divenne una residenza secondaria. Poi a partire dal 1918 diventò l’abitazione destinata al Presidente della Repubblica Ceca.
Cattedrale di San Vito – Il nucleo originario era costituito da una rotonda con quattro absidi la cui costruzione fu voluta da San Venceslao nel 929. Tra il 1060 e il 1096 fu costruita una seconda struttura la basilica di Vratislav e Spytihnev, in pieno stile Romanico e nel 1344 per volere di Carlo IV si diede inizio alla costruzione dell’attuale cattedrale gotica completata solo nel 1929.
Basilica e Convento di San Giorgio – costruita tra il 915 e il 920 è tra le più antiche costruzioni di Praga ed è stata modificata moltissime volte nel corso degli anni. Nel 973 venne costruito e annesso anche il Convento. Nel 1142 a causa di un incendio gran parte della Basilica andò distrutta e venne praticamente ricostruita da nuovo. Nel 1344 Praga venne eletta al rango di arcivescovado e la Basilica venne ulteriormente ingrandita e modificata. L’ingresso originario della Cattedrale era la Porta d’Oro, ancora presente sul lato destro dell’edificio. Da visitare la tomba imperiale e la sala dove sono conservati i gioielli reali.
Vicolo d’oro – E’ una stradina all’interno delle mura del castello fatte di piccole case colorate ed è detta anche la Via degli Alchimisti. Sono visitabili le vecchie abitazioni degli artigiani che vivevano tra le mira del Castello e al numero 22 si trova la casa di Frantz Kafka.
Torre Daliborka – contiene vecchi strumenti di tortura e prende il nome dal primo prigioniero che vi fu rinchiuso. Quando era prigioniero qui questo Cavaliere suonava sempre il violino e i popolani venivano ad ascoltare la sua musica portando in cambio cibo per lui.
Una volta tornati a Malostranska, ci siamo spostati con la metro fino a Mustek per il pranzo e ci siamo fermati alla Bageleria Boulevard di Narodni. (vedi paragrafo “Per mangiare”).
Dopo pranzo ci siamo diretti al Ponte Carlo per un passeggiata e poi verso il Teatro Nazionale ed il Teatro della Lanterna Magica.
Teatro Nazionale – Costruito nel 1868 con finanziamenti raccolti esclusivamente da donazioni. Nel 1881, pochi giorni prima dell’apertura, l’incendio fu devastato da un incendio e ricostruito in sole sei settimane. Si scoprì però che la ricostruzione fatta non era sufficiente e per mancanza di fondi fu completata solo nel 1883, quando il teatro poté aprire veramente. La particolarità dell’edificio è il suo tetto di colore blu.
Edificio della Lanterna Magica – E’ un museo moderno, un grande cubo di vetro, dove si tengono soprattutto spettacoli per bambini e si trova a fianco del Teatro Nazionale.
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4° giorno
La domenica abbiamo scelto di visitare la più famosa area verde ella città, la Collina Petrin.
La collina Petrín, alta 318 metri, rappresenta il polmone verde di Praga e si erge sopra la Malá Strana. In passato era uno dei vitigni di re Carlo e su di essa erano presenti delle cave di pietra da cui furono estratti i materiali necessari alla costruzione della maggior parte degli edifici romanici e gotici di Praga. Oggi una parte della collina è occupata da frutteti, un’altra è boscosa. Amatissima dagli abitanti di Praga e tappa obbligata per chi visita la città, la collina Petrín è il luogo ideale per fare passeggiate, rilassarsi in mezzo alla natura e godere del fantastico panorama sulla città. La cima della collina è raggiungibile a piedi oppure prendendo la funicolare. Salendo a piedi si incontra la statua di Karel Hynek Machá, grande poetica romantio ceco, autore del romanzo amoroso Máj (Maggio). La funicolare permette invece di raggiungere in pochi minuti l’Osservatorio Stefanik. Tra gli elementi caratteristici della collina ricordiamo inoltre la riproduzione in miniatura della Tour Eiffel, realizzata in occasione dell’Esposizione Giubilare del 1861.
Torre Panoramica – E’ stata costruita come imitazione delle Torre Eiffel nel 1891. E’ alta 60 metri e la sommità può essere raggiunta solo salendo i 299 gradini, visto che non ci sono ascensori. Dal vertice si riescono a vedere addirittura i monti Krknose, distanti da Praga 150 km.
Tanto per iniziare c’è da dire che credevamo di dover fare un altro biglietto per salire sulla funicolare, mentre invece era valido il nostro biglietto per i mezzi della validità di 3 giorni, quindi si salta la fila della biglietteria e si accede direttamente alla funicolare se si ha quel biglietto o anche quello giornaliero.
Collina Petrin – Funicolare – Si sale sulla collina attraverso la funicolare che sale per un dislivello di 130 metri, percorrendone 510 su cavo. Fu creata nel 1851 e dotata di elettricità nel 1932.
- E’ aperta tutti i giorni dalle 9.30 alle 23.30 con corse ogni 10 o 15 minuti.
- Ci si arriva con i tram 6, 9, 12, 20, 22 e 91, fermata Ujezd.
La visita al Parco Petrin l’abbiamo effettuata in questo ordine:
Roseto > Osservatorio> Torre dell’Osservatorio (su cui però non siamo saliti, scoraggiati dai 299 gradini per arrivare alla sommità)> Chiesa > Labirinto degli Specchi (ingresso 75 corone biglietto intero o 55 corone biglietto ridotto).
Scendendo abbiamo passeggiato per i vialetti della collina e ripreso la funicolare alla fermata intermedia. Ritornati dove avevamo preso la funicolare per salire, abbiamo visto Piazza Kinsky e il Palazzo di Giustizia e da qui preso i mezzi diretti a Mustek per il pranzo.
Anche di domenica, sosta da Bageleria Boulevard per un menù leggero e gustoso!
Per il pomeriggio avevamo in programma la visita del Museo Nazionale ma purtroppo era chiuso per quattro settimane per lavori di rinnovo e manutenzione, però abbiamo visitato il Museo che si trova a fianco, dedicato a “invenzioni ed inventori”: però vi avvisiamo, si tratta di un solo piano e si pochissime cose da vedere ed il costo è di 75 corone per il biglietto intero e 50 per quello ridotto.
Accanto al Museo si trova il Teatro dell’Opera di Stato e poco oltre la Stazione Centrale dei Treni, un edificio veramente decadente, il che è un gran peccato perché sarebbe un bellissimo palazzo Art Nouveau!
Saltata la visita al Museo, siamo tornati verso Mustek per una pausa caffè (e riposo!) da Paneria in via Vodičkova.
Da qui abbiamo poi imboccato la via in direzione della Henry’s Tower e della Sinagoga di Gerusalemme (o Sinagoga del Giubileo): un edificio davvero coloratissimo e bello! Questa però non è visitabile, è usata “solo” come luogo di culto.
Spostandoci con i mezzi da qui ci siamo diretti a vedere la Casa Danzantee la diga della Moldava sotto il Ponte Carlo.
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5° giorno
Per l’ultimo giorno effettivamente a disposizione per la visita di Praga, ci siamo diretti all’Isola Kampa, scendendo con il tram 22 a Piazza Malastranska e imboccando prima via Mostecka e poi Lazenska, arrivando così alla Piazza dei Maltesi, con l’omonima Chiesa.
Piazza Maltezske – Tra le piazze più graziose di Praga c’è senza dubbio anche Piazza Maltezske, al centro della quale si staglia la Colonna della Peste, eretta nel XVII secolo dopo la terribile peste che colpì Praga. Intorno alla piazza si trovano eleganti palazzi storici e la Chiesa di San Nicola, la più grande chiesa barocca della capitale ceca.
L’isola di Kampa è detta anche la “Piccola Venezia di Praga” ed è un luogo ideale per chiunque cerchi natura e tranquillità nel cuore di Praga. L’isola presenta infatti ampie zone verdi interrotte da nobili edifici settecenteschi e suggestive piazzette famose in tutto il mondo.
Da visitare infine sull’isola il “Muro di John Lennon”, simbolo della musica pop e della ribellione giovanile contro il regime comunista.
Di grande effetto per i visitatori che passeggiano nel parco sull’isola di Kampa sono i Bronze Babies dell’autore Cerny, una serie di sculture conosciute in precedenza come le Tower Babies perché installate sulla Zizkov Television Tower. Spostati dalla torre ora questi “bambini” di almeno 2 metri gattonano per il parco mostrando al pubblico la faccia priva di connotazioni umane e formata da un grande codice a barre.
L’Isola Kampa è formata da un ramo della Moldava, chiamato “Ruscello del Diavolo” in cui ancora oggi girano tre ruote di altrettanti vecchi molini presenti sull’Isola: la più celebre e meglio conservata è la Ruota del Gran Maestro, proprio a fianco al Muro di John Lennon.
Dopo la visita all’Isola noi ci siamo diretti all’Orto Botanico e a Karlovo Namesti.
Orto Botanico – Questo giardino botanico è un tranquillo luogo dove trascorrere un po’ di tempo passeggiando tra le numerose specie di piante e fiori. Molto interessante la serra che ospita tantissime specie di piante grasse in fiore e un piccolo stagno con le ninfee. E’ gratuita la visita del giardino e a pagamento solo quella delle serre (50 corone il biglietto intero, 25 quello ridotto).
L’orto Botanico rientra nel quartiere residenziale Vyšehrad.
Per concludere la giornata, ci siamo spostati tra Piazza Venceslao e dintorni, per un po’ di shopping e per un ultima passeggiata tra le splendida vie di questa incantevole città!
E per concludere in bellezza, merenda alla caffetteria/pasticceria Bakeshop, nel Quartiere Ebraico! (vedi paragrafo “Per mangiare”).
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grazie per i vs. preziosi consigli, siamo stati a Praga 5 gg e ci è piaciuta un sacco
Marta e famiglia Zanolla di Vigasio VR
siamo contenti che i nostri consigli vi siano serviti e sopratutto che praga vi sia piaciuta!
continua a seguirci,ciao.